Buoni risultati se non si seguono idee preconcette.

Dalla contrattazione gli strumenti più moderni e flessibili per tutelare le persone.

 

Domande presentate  
Fase A 109.812 Assunti entro il ‘14/15 e neo assunti fasi 0 e A
Fase B1 26.538 Trasferimento (in deroga al vincolo triennale) fuori provincia dei docenti assunti  entro il 2014/15
Fase B2 5.843 Passaggi di cattedra e/o di ruolo interprovinciali (in deroga al vincolo triennale) dei docenti assunti entro il 2014/15;
Fase B3 4.368 Assegnazione sede definitiva nella provincia di assunzione docenti assunti da concorso 2012 fasi B e C.
Fase C 51.812 Docenti neo assunti l’1/9/2015 da GAE nelle fasi B e C del piano di assunzioni.
Fase D 7.098 Docenti neo assunti l’1/9/2015 da GAE e da CONCORSO nelle fasi 0 e A e i docenti neo assunti da fase B e C dal concorso 2012 del piano di assunzioni.
TOTALE  fuori provincia (Fasi B C D) 95.632 di cui 56.632  di docenti neo assunti
TOTALE tutte le fasi 205.444
Domande  non inoltrate:  da GAE 261 | da concorso 158

 

    Restano disponibili Sostegno
Scuola  primaria   18.773 posti 6.940  posti
Secondaria  di primo grado   14.216 posti 6.762  posti 
Secondaria di secondo grado Dati disponibili dopo il 30 giugno dopo la pubblicazione dei trasferimenti

 

Il contratto sulla mobilità ha messo in relazione domanda ed offerta superando la logica dell’algoritmo – mette in chiaro il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi. Siamo riusciti con un negoziato serio, a scongiurare l’esodo del personale della scuola come nelle peggiori previsioni. Questo anche grazie al contratto sulle  assegnazioni provvisorie.

L’analisi dei dati relativi alla mobilità straordinaria di quest’anno mostrano cifre imponenti ma non preoccupanti.  E’ meno del 2% lo scarto tra le domande inserite a sistema e quelle effettivamente inoltrate.

Il dato relativo alla scuola primaria mostra che ci sono oltre 18 mila posti residuali dalle operazioni di mobilità della Fase A. Per la scuola secondaria di primo grado i posti sono oltre 14 mila.

Dopo il 30 giugno – aggiunge Turi – avremo un quadro più esatto anche per gli altri ordini di scuola.

Quel che è certo è che una azione sindacale flessibile e basata su scelte concrete ha permesso di fare in modo che alle rigidità della legge del Governo sulla scuola si potesse rispondere con un contratto realizzato ponendo al centro  le persone.

Il risultato di scelte non preconcette è quello che raccogliamo oggi, con un numero straordinario di trasferimenti che con ogni probabilità andranno a buon fine con un sistema, non imposto dall’altro, ma messo a punto con la contrattazione. Strumento di assoluta modernità e flessibilità.

Lo stesso approccio va attuato per le altre rigidità normative, introdotte dalla legge 107/2015 che solo se  contrattate e  condivise, possono evitare il collasso del complesso  sistema scolastico.