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La Federazione Uil Scuola Rua è stata rappresentata da: Attilio Bombardieri, Giancarlo Turi, Roberto Garofani, Pasquale Raimondo, Fabiana Bernabei e Mario Ammendola.

Si è conclusa nel pomeriggio di oggi la trattativa per il rinnovo del CCNL 2019/21 durata poco meno di 14 mesi. Era cominciata il 17 maggio 2022 con l’emanazione del primo Atto di Indirizzo del Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, con alla guida del dicastero dell’Istruzione il Ministro, Patrizio Bianchi. E’ proseguita nel gennaio 2023 con l’emanazione del secondo Atto di indirizzo del Ministro, Giuseppe Valditara. La trattiva ha avuto una primo momento evolutivo con la chiusura dell’Accordo economico del 10 novembre del 2022 con la firma dell’accordo economico da parte della Federazione Uil Scuola Rua insieme a tutte le  sigle sindacali (sei) e ARAN. Abbiamo fatto avere in busta paga insieme agli arretrati  poco più di due miliardi di euro a tutto il personale delle quattro Sezioni che compongono il Comparto Istruzione e Ricerca: Scuola, Università, Ricerca e AFAM. A dicembre sono state assegnate il 95% delle risorse che, come si ricorderà, sono state erogate con la mensilità di dicembre. Ieri, si è conclusa l’intera trattativa con la definizione della parte normativa e con l’assegnazione:

–         della parte residua di quella iniziale (5%, pari a 85 mln di €);

–         l’UNA TANTUM (100 mln di €) stanziata dalla Legge di Bilancio 2023;

–         220 mln di € de – finalizzati, inizialmente destinati alla “valorizzazione del personale docente” 

–         36.9 mln di € per Ordinamento ATA 

In conclusione, il personale della scuola ha beneficiato, al di fuori della propaganda che sta mettendo insieme tutte le risorse già avute dai lavoratori facendo illudere su cifre mirabolanti che andrebbero ad aggiungersi a quelle già avute dal personale, di un aumento complessivo della retribuzione del 3.78% (comprensivi di tutte le risorse comprese quelle assegnate a dicembre 2022).  Tradotto in cifre in questa fase sono state assegnati 26 euro medi lordi per i docenti , 20 euro medi lordi per il personale Ata e 60 euro lordi ai Dsga. 

La trattativa aveva invece come oggetto importante la parte normativa dove si definiscono i passi in avanti in termini di diritti per i lavoratori. Tali passi non ci sono stati ad avviso della Uil Scuola Rua, anzi in alcuni casi importanti veri e propri arretramenti. Gli aspetti positivi che riguardano in alcuni casi i docenti nella parte normativa sono stati costruiti nel corso della trattativa con il contributo fattivo della nostra organizzazione sindacale, mentre tutta una serie di questioni importanti e rilevantissime sono state o cassate o vi è stato un vero e proprio arretramento in termini di diritti per i lavoratori che dettaglieremo con dovizia di particolare. I contratti si sottoscrivono per migliorare le condizioni di vita e di lavoro del personale, questo appena concluso non solo non le migliora, ma in molti casi le peggiora poiché si traduce in un indebolimento della scuola dell’autonomia e della Comunità educante. E’ mancato il coraggio di fare scelte importanti e decisive per il futuro dei lavoratori della scuola statale del paese. Ci si è solo preoccupati di rimanere nel solco del percorso tracciato dalla legge, lasciando al contratto un spazio del tutto marginale”. Ogni lavoratore sarà libero di fare le proprie valutazioni sulla scorta di quanto, con la massima onestà intellettuale, porremo alla sua attenzione.

Per la Uil Scuola Rua risulta ormai chiara la linea politica messa in campo dal governo: dare di più a pochi. Le neo nate figure del tutor e dell’orientatore ne rappresentano la migliore esplicitazione, altro che stipendi europei. Situazione del tutto analoga quella riservata al personale ATA, Il nuovo ordinamento toglie specificità, lo omologa a quello delle altre pubbliche amministrazioni, lo sottopone al potere gerarchico dell’amministrazione eliminando i diritti. Il tutto a costo zero, assaltando in maniera definitiva quello che rimaneva del fondo dell’offerta formativa da cui si pagano tutti gli oneri contrattuali non finanziati. dalla legge Per ultimo, con una mancetta (indennità di disagio, sempre presa dal fondo), si autorizzano i dirigenti scolastici a far turnare gli assistenti tecnici del primo ciclo su tutte le scuole della rete (dieci e più). La digitalizzazione della scuola prosegue con lo sfruttamento dei malcapitati lavoratori. E tutto questo con soli venti euro lordi di aumento mensili, il resto lo avevano già dato a dicembre.