LA CONFERENZA HA RIBADITO CON FORZA LA LINEA DELLA SEGRETERIA NAZIONALE DI UN NO SECCO ALLA PROPOSTA ARAN SUGLI ORDINAMENTI PROFESSIONALI. IL DOCUMENTO

La Conferenza nazionale dei Segretari regionali riunitasi il giorno 22 dicembre 2022 per valutare la proposta di riordino dell’Ordinamento professionale del personale ATA formulata dall’ARAN in occasione dell’incontro del 20 dicembre scorso, rileva quanto segue. La Uil Scuola Rua ritiene la proposta ARAN irricevibile in quanto peggiora considerevolmente la già complessa condizione del personale ATA in servizio nelle scuole. In assenza di risorse finanziarie significative che dovrebbero incrementare le esigue retribuzioni del personale,  si prevede addirittura un inasprimento delle prestazioni (l’assistenza agli alunni disabili continua ad essere scaricata sui collaboratori scolastici) e  una compressione dei diritti (mobilità) sanciti dall’attuale ordinamento. L’introduzione di un’area surrettizia (collaboratore esperto) e di un’altra istituita in maniera meramente strumentale  (elevate qualificazioni) si traduce in una completa de strutturazione dell’attuale Ordinamento precarizzando il personale amministrativo ed  emarginando quello tecnico attraverso il ricorso  agli incarichi a tempo. Meccanismi di complicatissima gestione che, in assenza della benché minima garanzia sugli organici, la materia è coperta da riserva di legge, si traducono nella proposizione di situazioni giuridicamente incerte (scomparsa della titolarità della sede di servizio) e nell’assenza di fluidità dei meccanismi di mobilità verticale (transito dall’area inferiore a quella superiore). Attraverso un uso del tutto inadeguato delle “norme di prima applicazione” (quelle utilizzabili una tantum), si depotenzia la mobilità professionale. La cancellazione dell’area dei coordinatori (area C), la cui mancata operatività è da imputare all’inerzia dell’Amministrazione scolastica che non ha mai istituito l’organico del personale, determina l’eliminazione della prospettiva di crescita economica e professionale di una parte significativa del personale (quella dell’area degli assistenti), mortificandola. Per reperire le risorse necessarie ad attivare il nuovo sistema, si azzerano le posizioni economiche (prima e seconda) e si utilizza il FMOF alla stregua di un bancomat dove attingere i finanziamenti occorrenti per sostenere un apparato organizzativo tutto incentrato sugli incarichi, peraltro,  affidati alla regia della dirigenza scolastica. Il personale della scuola cede diritti, perde certezze e specificità, avviandosi alla più totale omologazione con gli altri comparti pubblici dove prevale l’elemento burocratico su quello sociale – culturale e di formazione dei cittadini di questo paese. L’integrità della Comunità educante ne uscirebbe decisamente indebolita, perdendo il suo pezzo operativo (quello del personale ATA), destinato a dare forza e sostanza alla scuola dell’autonomia. Un assist insperato per le forze politiche conservatrici che, associando il progetto di autonomia regionale differenziata, liquiderebbero definitivamente la scuola costituzionale derubricandola al ruolo di mero servizio scolastico. La Uil Scuola Rua, riconfermando il giudizio fortemente negativo già espresso al tavolo della trattativa ARAN, indice assemblee su tutti i luoghi di lavoro per rappresentare a tutto il personale della scuola la propria posizione e per individuare ogni azioni utile a contrastare un progetto suscettibile di indebolire significativamente l’intera organizzazione scolastica pubblica e democratica.