Turi: l’accordo con il Governo, può essere un modo per ricucire lo strappo con il mondo della scuola Uil: Una possibilità che passa proprio per il negoziato contrattuale.

Il contratto firmato ieri – sottolinea Pino Turi, segretario generale Uil Scuola – può rappresentare un modo per ricucire lo strappo con il mondo della scuola. Una possibilità che passa proprio per il negoziato contrattuale.

La scuola  – precisa Turi –  si trova ad affrontare norme legislative che si configurano come vere e proprie invasioni di campo sul terreno della contrattazione.  Le misure definite, quindi, possono essere un valido strumento per correggere misure sbagliate e etero dirette che minano l’autonomia scolastica e incidono negativamente sul lavoro e sui diritti delle persone.

Sarà sicuramente per le difficoltà del Governo in questa fase di ricerca del consenso sul quesito referendario, ma con l’accordo politico sottoscritto tra Governo e CGIL, CISL e UIL, il Governo scopre le carte e mette nero su bianco,  impegni e risorse per i rinnovi dei contratti del pubblico impiego e scuola.

Ci sono le premesse per aprire e definire  un contratto vero – commenta il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi.  Con la sottoscrizione dell’accordo si ripristinano sostanzialmente le norme e le materie di contrattazione che sono state sottratte dalla legge.

La scheda di sintesi dell’intesa che definisce la discontinuità con le scelte politiche del passato

•          L’accordo sancisce la fine della moratoria dei contratti del pubblico impiego che saranno rinnovati.

•          La vigenza contrattuale è 2016- 2018 l’aumento nel triennio sarà di almeno 85 euro medie pro-capite.

•          Nell’applicazione della delega legislativa e negli atti di indirizzo saranno riequilibrate a favore della contrattazione, le leggi, a partire dalla Brunetta, che hanno rappresentato un ostacolo alla contrattazione.

•          La contrattazione decentrata non potrà essere superata da atti unilaterali per i quali si prevede la riforma.

•          Saranno riportate alla contrattazione la valutazione e l’organizzazione del lavoro, la formazione.

•          Sono previste azioni politiche di supporto alla defiscalizzazione del salario accessorio.

•          Saranno attivate nuove forme di relazioni sindacali per sostenere il superamento del precariato  e la previdenza complementare .

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