INCONTRO AL MIUR | RIPARTIZIONE DEL FONDO PER LA VALORIZZAZIONE DEL MERITO E FUNZIONAMENTO DEI COMITATI DI VALUTAZIONE.

Uil: serve un confronto non formale ma sostanziale  per sanare le contraddizioni della legge 107. Vanno garantiti  profili e professionalità e  riconosciuti gli spazi contrattuali.

La ripartizione del fondo per la valorizzazione del merito e funzionamento dei comitati di valutazione sono stati il tema centrale del’incontro che si è svolto questa il 24 febbraio al ministero tra le organizzazioni sindacali e il Miur, rappresentato in questa riunione dal Direttore generale del Bilancio, Dott. Greco e della Dott.ssa Palumbo, Direttore generale per gli ordinamenti e la valutazione.

A parere della Uil Scuola, i temi in oggetto del confronto vanno affrontati nel merito e non solo nella forma, per poter superare le numerose contraddizioni della legge 107, con il fine di comporre i vari interessi in campo: in particolare, i docenti sono coinvolti in forma attiva, come beneficiari e come componenti dei comitati; i dirigenti scolastici che non possono essere autorità salariale monocratica; il ruolo della contrattazione in relazione alla legge che definisce il finanziamento come salario accessorio.

Analogamente, non può essere ignorato il ruolo degli organi collegiali, in particolare del collegio dei docenti, espressione della funzione tecnico professionale che rappresenta l’aspetto più qualificato in materia educativa e didattica per definire criteri di assegnazione del beneficio economico.

Il ministero dovrà, in ottemperanza alla legge, definire un decreto ministeriale i cui contenuti, secondo la Uil Scuola, devono essere frutto di un confronto sostanziale e non formale.

I vincoli del comma 126 pongono una ripartizione basata sulla dotazione organica dei docenti, dei fattori di complessità e delle aree a maggiore rischio educativo.

Per la Uil i docenti su cui effettuare la ripartizione dovranno essere quelli derivanti dalla sommatoria dell’ organico di fatto, di diritto, del potenziamento e dei supplenti annuali.  Solo così potrà risolversi, ad esempio, la questione dei licei musicali.

Nei fattori di complessità vanno considerati anche gli indicatori organizzativi degli istituti comprensivi ed onnicomprensivi, degli istituti con pluralità di indirizzi, gli squilibri e le difficoltà derivanti dallo svantaggio socio-economico di alcuni territori.

È ancora in fase di approfondimento la questione dell’attribuzione delle quote secondo la scansione degli 8/12 per anno scolastico o di quella per anno solare.  Per la Uil, visto che si tratta di un bonus da assegnare alla fine dell’anno ai docenti sarebbe meglio l’assegnazione in una unica soluzione per evitare aggravi burocratici.

Il decreto del ministro opererà lo stanziamento, per il quale si prevede un nuovo passaggio con il sindacato.

Per la Uil sarebbe necessaria un’intesa politica, come avvenuto per la mobilità, per definire una base solida di condivisione ed evitare l’attuale confusione e le contraddizioni sopra accennate.

Al momento rappresentiamo, rispetto ai criteri di costituzione la contrarietà sulle scelte fin qui operate dal Miur, senza trasparenza, senza coinvolgimento, tramite Faq che hanno confuso le idee più che chiarirle.

Alcuni provvedimenti hanno indotto gli uffici regionali a nominare, anche d’ufficio dirigenti scolastici in pensione, quali componenti esterni escludendo a priori le altre professionalità e figure pure previste dalla legge 107, come possono essere i docenti, dirigenti tecnici, funzioni strumentali, collaboratori dei dirigenti, RSU, di tutti quei professionisti cioè che hanno già consolidate esperienze e conoscenze del lavoro scolastico e della sua valorizzazione.

Restano da risolvere questioni ancora aperte e che riguardano tre aspetti particolari: la funzionalità dei comitati quando non sia stata individuata una componente; la loro considerazione come organi collegiali perfetti; il loro rapporto con il collegio dei docenti, dalla cui riflessione collegiale dovrebbero scaturire le indicazioni per i criteri da adottare.

Il Miur si è riservato ulteriori riflessioni e comunicherà un nuovo appuntamento per i primi di marzo, previo approfondimento con l’ufficio di Gabinetto e l’ufficio Legislativo.

La Uil e le organizzazioni sindacali hanno rivendicato l’importanza di un lavoro comune e trasparente messo sempre a disposizione dell’amministrazione; coerentemente a ciò stanno predisponendo un documento di sintesi del confronto che sarà diffuso a breve.  Le stesse organizzazioni non escludono il ricorso ad una impugnativa davanti al giudice qualora i provvedimenti non tengano in considerazione l’intero quadro normativo vigente a discapito degli interessi generali in campo.

All’incontro hanno partecipato per la UIL Ranieri e Lacchei.